Capitiamo in questo locale subito dopo le feste natalizie, bisognosi di leggerezza e di un pasto che non ci faccia sentire… in colpa. Il nome “Wapo” ci incoraggia e così prenotiamo in questo grazioso ristorante posto in una delle piazze più importanti del quartiere Vomero di Napoli.
Il desiderio della proprietà è quello di proporre una cucina dallo spirito orientale e dalla sostanza napoletana (Wapo vuole anche richiamare il “guappo” napoletano). La maggiore paura che avevamo entrando in questo posto era proprio di cadere nel pericolo di qualsiasi cucina fusion, ossia di voler soddisfare un bisogno intellettuale più che sensoriale. A scanso di equivoci, la cucina di Wapo è saporita e, forse, meno sincretica di quanto avessimo immaginato. Il fatto di proporre un menù esclusivamente senza glutine, comunque, era la parte “sperimentale” che più ci aveva interessato.
L’ambiente interno è caldo, con arredi e coperture in legno che hanno sì un sapore orientale, ma che con altrettanto piacere sembra riconducano a una baita nordeuropea. La cura dei dettagli garantisce confort e comodità (peccato solo per le piante di plastica appese al muro!).
Passiamo al cibo. Veniamo accolti da spumante e una gradita entrèe: una pizzetta di grano saraceno condita con cipolle. Optiamo poi per un antipasto che possa farci provare la leggerezza che associamo alla cucina del posto: un carpaccio di manzo con parmigiano e burrata. Non restiamo affatto delusi e gradiamo anche il cestino del pane, che offre un’incredibile varietà di farine e sapori.
Proseguiamo con i primi senza glutine: Tagliatelle alle cime di rapa con pomodorini secchi e olio al peperoncino (Dal sud del sud con furore, il nome del piatto). Ottima la consistenza della pasta e la qualità dei prodotti, mentre l’altro primo – spaghetti con tartare di alici con crostini all’aglio e prezzemolo – pecca di un eccesso di colatura.
Sul secondo siamo già infiacchiti. L’altro timore – piatti eccessivamente ridotti – è stato spazzato via dalla pasta, le cui porzioni sono abbondanti (la moda dei piatti grandi di certo non aiuta l’occhio). Ciononostante andiamo avanti e prendiamo, in due, una tagliata un filetto di Scottona con verdure al vapore. Anche in questo, pieni voti per la carne, al punto tale che ci convinciamo a chiudere con un dolce pieno di cioccolato (tra le foto una sua “sezione”), sia al latte che fondente.
Da bere, un calice di Aglianico, aggressivo come spesso accade, ma che avevamo deciso di provare perché consigliato dal cameriere.
Per concludere il prezzo: alcune – poche – voci sono eccessivamente apprezzate, ma in generale il conto rispecchia la ricercatezza del posto, la location centrale e la qualità dei prodotti. Insomma, preventivate non meno di 50 euro a testa.
Dove. Wapo Natural Food si trova in una delle piazze più note e strategiche del Vomero. Piazza Fuga si trova infatti a pochi passi dai luoghi più interessanti del quartiere e dai principali mezzi di trasporto.
Trasporti. Il locale sorge proprio di fronte al capolinea della Funicolare Centrale (Piazza Fuga-Augusteo). Inoltre, a circa 100 metri c’è la Funicolare Cimarosa e a poco più di 200 la stazione della Linea 1 della Metropolitana, “Piazza Vanvitelli”.
Glutenscienza. Wapo, oltre ad avere la propensione per la cucina leggera e “a vapore”, prepara esclusivamente piatti senza glutine. Non è necessario prenotare portate per celiaci, perché anche il menù dei primi è sempre cucinato con farine fatte in casa e senza glutine.
Servizi. L’ambiente è estremamente gradevole, con personale molto cortese e preparato. L’attenzione per i piccoli dettagli è evidente anche nei particolari, come il materiale cartaceo che viene posto ad ogni seduta, l’offerta di un’entrèe e salviette umidificate di ottima qualità.
Danilo Massa