Pizzeria ristorante Mascagni, senza glutine vicino allo stadio Collana

Recensione

Aggiornamento 10/07/2018: Abbiamo assaggiato una pizza senza glutine, precisamente una provola e scarola, ordinata da asporto. Nonostante non sia stata mangiata subito, appariva decisamente superiore a quella raccontata nell’esperienza precedente e più in linea con il passato. Quest’esperienza ci ha permesso di alzare di mezzo punto il giudizio complessivo sul locale.

Abbiamo mangiato diverse volte da Mascagni e l’ultima è stata quella meno entusiasmante. Questo locale al Vomero è sempre stato sopra alla media dei concorrenti senza glutine e, per mantenere la sua posizione in “classifica” quando l’offerta complessiva è migliorata negli ultimi 10 anni, è dovuto crescere anche lui. Sembrava così quando abbiamo addentato i primi pezzi di pizza… ma andiamo con ordine.

Il locale non si fisserà nella vostra memoria per essere tra i più belli. La sala non è molto ampia e sembra mancare un po’ di carattere, soprattutto se si considera che i ristoranti più giovani stanno lavorando molto (forse anche troppo) sull’aspetto estetico. Ciononostante, qualche miglioria è stata apportata e, dopotutto, l’ambiente non è affatto sgradevole. Il menu inoltre è ricco, poiché Mascagni, oltre ad essere una pizzeria, è anche un ristorante capace di offrire pesce e primi di terra di qualità molto alta. Noi questa volta ci siamo orientati sulla pizza. Prima di questa, però, la frittura, composta da arancini, crocché mozzarellina in carrozza e un fiorillo. È stato un ottimo inizio, poiché la frittura era asciutta e saporita.

Abbiamo ordinato una pizza capricciosa. L’aspetto preannunciava grandi cose e, in effetti, i primi morsi sembravano confermare quasi del tutto questa impressione. Diciamo “quasi” perché la capricciosa presentava un problema a lei abbastanza tipico, frequente. Ossia: se eccedi con le olive nere, tutto saprà di sale e olive nere! Va bene, “ho ordinato la pizza sbagliata”, ho pensato, dato che la pasta era soffice, ben strutturata e equilibrata nei sapori. Peccato, davvero un grandissimo peccato, che a un certo punto sia arrivato al palato quel sapore dolce che – capirete – sulla pizza non sta affatto bene. Capita, ma dopo la prima piccola delusione, ne sono arrivate altre.

Infine il dessert, per i quali venivano proposti senza glutine la caprese e la (solita) panna cotta. Abbiamo optato ovviamente per un’ottima caprese, sebbene non sia un dolce che appassioni più di tanto…

Il nostro giudizio, pur se gravato soprattutto da questa ultima visita, non può essere negativo, sia perché in passato qui non ci è mai capitato uno scivolone di questo tipo, sia perché la consistenza e l’aspetto stesso della pizza rivelano la capacità di saperla fare come si deve (e anche meglio di altri). Per questo motivo diamo un 3/5 (la “sufficienza”) alla voce “cucina”, sicuri che in futuro potremo alzare ulteriormente il nostro giudizio.