Entrati nel locale con l’idea di acquistare solo dolci, ne siamo usciti anche con una piccola scorta di pane e pizzette. La ricchezza dell’assortimento incoraggia infatti ad eccedere. E l’abbiamo fatto con piacere, soprattutto considerata la bontà dei prodotti. La varietà della piccola pasticceria non è comune e i sapori sono apparsi equilibrati, a parte le solite paste molto alla moda che sanno solo di Nutella. Ma, insomma, qui la “colpa” non è del pasticciere, quanto del consumatore.
Per quanto riguarda i panini, ne abbiamo saggiati di due tipi: quello alla farina di riso, soffice ma poco decisa – come è consueto (e inevitabile) a questo tipo di prodotto -, e poi quello al grano saraceno, ideale per un companatico più strong e che, grazie alla forma arrotondata, si presta bene per i panini alla griglia. Il livello decisamente alto dei prodotti gustati non è confermato dalla pizzetta imbottita, ma bisogna sempre ricordare che si tratta di alimenti cucinati in giornata e, in questo caso, consumato diverse ore dopo.
Aggiornamento natalizio: promossa a pieno titolo anche la pastiera senza glutine, mentre il casatiello, esterno a parte, aveva totalmente perso la lievitazione. Un vero peccato, dato che, nonostante tutto, era comunque buona.
Dove. La filiale di Fuorigrotta di “Siani senza glutine” si trova nel cuore del quartiere, a pochi passi dallo Zoo, dall’Edenlandia e dal cinema The Space.
Trasporti. Via Kennedy è un’arteria molto importante, che collega Fuorigrotta a Bagnoli. Vi passano dunque diverse linee di autobus, tra cui il 502, il C5 e il 614. Comodi i trasporti ferrati, dato che la stazione “Zoo/Edenlandia” della Cumana dista solo 350 metri, mentre quella della Linea 2 della metropolitana, “Cavalleggeri d’Aosta”, è a 750 metri.
Glutenscienza. Il locale è iscritto all’Aic e, come da nome, si occupa solo ed esclusivamente di senza glutine. Al cliente vengono offerti dolci di piccola pasticceria, torte (vendute intere o a fette), cornetti e rustici (dal pane alle pizzette). È possibile prenotare inoltre il dolce o il rustico desiderato.
Santina Di Leva