Pruneto 1944, il ristorante-pizzeria senza glutine a Capo Posillipo

Recensione

Pruneto 1944 si trova a Posillipo, ma, nonostante il quartiere suggerisca splendidi panorami, ci troviamo in realtà in una zona che ha poco da offrire agli occhi e a beneficio di chi ama le passeggiate romantiche. E’ comunque utile lo spazio esterno che si sviluppa lungo un marciapiede: non esattamente un luogo confortevole, ma sicuramente apprezzato nei giorni più miti. Appena si entra nel ristorante, si percepisce una sensazione di pace. Il colore bianco, che nella fattispecie non stufa affatto, contribuisce a questa impressione di calma.

Il celiaco può gustare diversi tipi di piatti, avendo a disposizione un menù completo. Noi abbiamo mangiato un primo di mare, tra l’altro consigliatoci proprio dal cuoco, i paccheri alla ricciola, che possiamo definire davvero ottimi. La pasta senza glutine si avvicina moltissimo al sapore di quella normale: buona la cottura, al dente al punto giusto, condimento non eccessivo. Tutte queste piccole attenzioni nel preparare il piatto hanno fatto sì da renderlo davvero speciale. La vera nota positiva del locale è la particolare attenzione che il personale ha nei confronti del celiaco, ovvero nell’attenzione nel separare i piatti con glutine da quelli senza.

Oltre ad assaporare il primo di mare, abbiamo precedentemente potuto assaggiare altri due piatti: la frittura all’italiana e l’antipasto di mare. La frittura era molto buona, croccante e ben asciutta; il che la rendeva molto digeribile. L’insalata di mare era davvero ottima, giusta porzione, con ingredienti freschissimi, il tutto accompagnato da un delicatissimo vino bianco. Abbiamo terminato il pranzo assaporando uno dei dolci previsti dal menù, la caprese, un classico adatto a chi ama la cioccolata e al celiaco (se preparato in ambienti protetti), poiché nella sua lavorazione non è prevista farina. Prezzi apparentemente alti, ma decisamente in linea con la qualità del locale.

In un’altra occasione abbiamo provato anche la pizza senza glutine. Rispetto alle migliori pizzerie napoletane, quella proposta da Pruneto 1944 appare una pizza leggermente più sottile, il che riduce l’impressione di pienezza. Al di là di questo merito, è stato superato solo in parte il problema tipico degli impasti senza glutine, ossia la gommosità. In generale possiamo dare una sufficienza piena a questa portata, il che comunque porta ad abbassare la media qualitativa sinora guadagnata dal Pruneto.

Superata la delusione di un locale che, per posizione, lasciava intendere la presenza di bei panorami, Pruneto 1944 ha recuperato punti su ciò che veramente conta in un ristorante per celiaci: la qualità del cibo e l’attenzione verso il cliente che non può mangiare glutine. Ci torneremmo senz’altro.